Un taxi ci porta nel cuore di Roma. Mi fa compagnia un nuovo amico. Volevamo comprare del tè e lo smartphone ci ha suggerito “Tè e Teiere”. Il negozio ha un buon profumo. Tiziana, la proprietaria, ci guida tra essenze, gusti e paesi diversi con competenza ed una delicatezza inebriante che ci lascia senza parole. La quantità di barattoli rossi contenenti le pregiate miscele ci impone una scelta. Dopo aver ricevuto preziosi consigli sulla preparazione del tè – dosi, temperatura dell’acqua e tempi d’infusione – ci lasciamo coinvolgere dal folklore delle vie del centro storico di Roma.
Il rumore di ferraglia del “Treno del Tè”, inevitabilmente mi risuona nelle orecchie e prima ancora di riuscire a smaltire l’emozione, resto affascinato da Piazza Santa Barbara dei Librari. I colorati palazzi romani, soffocano la particolare Chiesa del XIV secolo che porta il nome della Santa. All’interno, l’altare è così vicino alle panche dei fedeli che sembra davvero di poter partecipare al rito. Forse avrebbe bisogno di manutenzione, ma ci lascia un forte senso di serenità. Lì vicino Campo de’ Fiori è invasa dai turisti, ma quella confusione crea un’intimità che ci protegge mentre ci raccontiamo pezzi di vita vissuta e speranze per quella che resta ancora da vivere.
Roma è nel mio cuore da sempre, ma ogni volta che ci ritorno c’è sempre una piccola emozione in più da ricordare.