Siamo finiti a Hall in Tirol per caso. Il mal tempo ci ha messo in auto e siamo arrivati in questo paesino poco distanteda Innsbruck. Saranno le sette, non è ancora buio ma in giro non c’era nessuno. Tutto chiuso, sembra disabitato. Il silenzio intorno è così assoluto da sentire il nostro respiro. Quasi camminiamo in punta di piedi per non fare rumore ed avere la possibilità di ascoltare qualche chiacchiera uscire dalle finestre piene di fiori: nulla.
Ad ogni incrocio ci aspettiamo di essere investiti da una carrozza che, in ritardo per la cena, maltratta il selciato. Sentiamo lo scricchiolio di antichi portoni che si chiudono e l’ora è quella del lampionaio che però non si vede in giro. Il rintocco di una campana ci fa sobbalzare e ci riporta avanti di qualche secolo.
L’unico locale aperto è un ristorante italiano. Così entriamo nella vita di alcuni emigranti che ci raccontano di come si vive bene in Austria, di come tutto funzioni bene, altro che in Italia…
Lasciamo Hall in Tirol di buon umore e con la serenità di chi ci vive, senza pensare che appena l’auto si rimetterà in moto…