Io e le Tremiti

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     La traversata che congiunge Termoli a San Domino dura 50 minuti. Il traghetto è stracolmo, come sempre in piena estate. Resto fuori senza la necessità di reggermi da qualche parte, tale è la gente intorno a me. Ripenso ad una frase di Erri De Luca: “Lascio le Tremiti, isole illese, conservate in disparte dagli sciami del turismo rapace. Le Tremiti sono un libro di mare che si sfoglia piano…”. Sorrido, in questa calca da metropolitana all’ora di punta. La prima volta che ho percorso questo tragitto non sapevo cosa aspettarmi. Ora conosco bene la bellezza del mare, il profumo della pineta, lo straordinario cielo stellato e resto calmo, assaporando il momento in cui sarò da solo con questo luogo. Quando la meta si avvicina, comincia una certa agitazione. Dalla fretta che i passeggeri hanno di scendere, si intuisce chi ripartirà al tramonto e chi dopo una settimana.

     La banchina è in fermento, come un mercato di provincia. Ogni centimetro del molo è occupato da piedi, valigie e sacche per la subacquea. Tutti scompaiono nel giro di qualche minuto come inghiottiti dalla pineta e dalle decine di calette che delimitano i confini dell’isola.  È una magia che si ripete ogni volta allo stesso modo, da sempre e torna la calma.

     Qualcuno mi saluta senza sapere bene chi io sia, solo per aver visto la mia faccia altre volte. È qui che ho preso il brevetto da sub, ed qui che ho capito che mi piace camminare. Non la passeggiata intesa come distrazione o divertimento, ma la camminata consapevole durante la quale rigenerare la mente in un’atmosfera non quotidiana.

Attraverso la pineta con serenità, senza fretta, in pace con me stesso. La terra emana l’energia giusta che invade il corpo senza nuocermi e la solitudine, accompagnata da un coro di cicale, diventa ricchezza interiore. Senza avvertire, però, smettono di frinire tutte insieme ed il respiro sembra bloccarsi, perdo l’orientamento. Poi una ricomincia, e tutte le cicale nelle vicinanze a seguire ristabiliscono quella caciara rasserenante che è la colonna sonora di questo posto.

Questo è l’arcipelago delle Isole Tremiti e questa vuole essere una dichiarazione d’amore per le rocce che le compongono, per le acque turchesi che le delimitano, per il verde che le rende vive, per la pace che le governa.

cof

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