Frammenti di un viaggio in Croazia

     L’estate ormai è solo un puzzle di ricordi e c’è ancora qualche pezzetto di Croazia tra le mie cose che desidera una sistemazione.

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Percorrendo la penisola di Pelješac, lasciandosi alle spalle Dubrovnik in direzione Orebić, il panorama cambia diverse volte. Seguendo la costa, si resta affascinati da come il vento sia riuscito a dare strane forme alle rocce che si riversano fino al mare, disegnando deliziosi scorci ad ogni curva. Si attraversano zone montuose con boschi misti di pini e faggi e anonimi paesini dove è evidente l’opera di ricostruzione del recente passato. Arrivando nei pressi di Drace il paesaggio cambia ancora, il fondale marino si abbassa e sono evidenti allevamenti di ostriche e cozze.

Ho rallentato. Sulla destra c’era una terrazza sul mare con pochi tavoli, ho messo la freccia e ci siamo fermati, come se ci stessero aspettando, come se avessimo prenotato. Non è stata una pausa pranzo, ma un’esperienza sensoriale, un incontro fatale. Siamo stati avvolti da una folata di armonia ed allegria insieme. La gentilezza dei proprietari è stata offuscata solo dalla bontà della loro cucina. Mussel & Oyster Bar SUTVID  è un posto delizioso: un venticello piacevole, zuppa di cozze e ostriche appena tirate dal mare e vino bianco e quell’atmosfera calma che solo il mare calmo sa trasmettere.

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Spalato non resterà a lungo nei miei ricordi. Passeggiare nel bellissimo Palazzo di Diocleziano, tra negozi e tavolini di ristoranti ovunque, mi ha ricordato Gesù che caccia i mercanti dal tempio e che forse sarebbe dovuto passare anche di qua.

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In un vicoletto c’è la foto di una donna che sorride tenendosi la testa sui pugni chiusi. E’ la pubblicità di qualche prodotto di bellezza, molto efficace, moderna. Sul muretto che limita la foto, è seduta una signora dall’aria mite con una vecchia bilancia che misura anche l’altezza, e una sedia, disposte perfettamente in linea con la fuga delle pietre di marmo che compongono il pavimento. Nessun sorriso sul viso della signora di Split, ma una incredibile dignità. Ci ha lasciato un fogliettino con il risultato del suo lavoro: sembrava avesse la certezza di espletare un servizio utile alla società. Una lezione di vita.

 

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Il monumento al turismo “Bonaca” che mostra un nuotatore piacevolmente immerso nel mare, è l’unica cosa piacevole di Makarska, che mi ha respinto con la sua confusione assordante.

 

 

 

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cofSi entra in acqua fino alle ginocchia e ci si passa una palla colpendola con il palmo della mano evitando di farla cadere in mare. Sembra un banale gioco da bambini, ma in Croazia è sport nazionale, con campionato incluso. E’ praticato soprattutto da adulti che saltano e si tuffano in acrobazia, dando prova di abilità. Facile, tutto sommato, peccato che i fondali del mare croato siano formati da pietre…

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