Ci siamo allontanti dal percorso tracciato lungo il piccolo fiume Orfento per lasciare un segno del nostro passaggio, come fanno in tanti, una pietra sull’altra.
“Paky chi ha inventato pietra su pietra?”
Abbiamo scoperto che mettere una pietra sull’altra, in equilibrio tra loro a formare una sorta di scultura, è considerata una vera e propria forma d’arte: Pietra in equilibrio, Stone Balancing.
“Mi piace, perchè mi rilasso mentre cerco le pietre adatte e le metto una sull’altra”.
Infatti questa espressione creativa, pare sia nata come un esercizio meditativo nel quale sono indispensabili pazienza, capacità di estraniarsi immergendosi pienamente nella natura e nell’ambiente circostante.
L’energia dell’acqua del fiume, la forza della natura o l’effetto rilassante provato in quel momento, hanno contribuito a far nascere in Matty un particolare piacere a costruire le figure di pietra in equilibrio.
Ogni luogo visitato, che avesse delle pietre, ha visto nascere una scultura. Mi sono lasciato coinvolgere senza alcuna fatica. L’energia positiva che aleggiava intorno a Matty in quei momenti, mi ha condizionato. Ho provato a seguire le pietre con lo sguardo, provando un senso di profondo appagamento nel raggiungimento dell’equilibrio. La ricerca di serenità ha trovato nell’osservazione del componimento una freschezza rigenerante.
Le onde arrivano a lambire le pietre sulla riva, si allontanano lasciando mille bollicine bianche. E poi tornano. Tutto intorno scompare: le poche persone, i lettini in lontananza, il bar con i suoi clienti. Restano solo le pietre una sull’altra, in equilirio, a generare equilibrio.
[wpvideo 0Ih4gyG7]Il sorriso di Matty gli illumina gli occhi grandi e soddisfatti; una profonda gioia mi pervade l’anima.
Ed è così che i bambini ti insegnano il suiseki senza avere la più pallida idea che esista 🙂 bel post, come i cumuli di Maty ti riempie di serenità s ti fa sentire il “sasso” giusto al posto giusto!!!
Grazie, sentirsi “sasso” giusto nel posto giusto, di questi tempi non è proprio facile. A presto