La maglietta più grande di qualche taglia, i pugni portati agli occhi a voler imitare il nostro guardare nella fotocamera. Subito dopo un sorriso accogliente, accompagnato da uno sguardo sereno che rallenta il tempo, quasi lo ferma, donandomi la possibilità di assaporare pienamente questo momento. Ricambio lo sguardo del bimbo tendendogli la mano, lui la batte forte con la sua e scappa via ridendo. Nell’aria c’è un profumo di spezie in cottura, il sole sta per prepararsi al tramonto ed intorno a me non c’è più nessuno; si sente solo il rumore del mare poco distante.
Sono molto legato a questa foto che, a distanza di anni, mi riporta in quel villaggio di Zanzibar dove è nato lo stato d’animo con il quale ancora oggi affronto ogni mio viaggio. Ricordo ogni odore, ogni rumore di quel momento, la curiosità nello sguardo di quei due bimbi e la leggerezza con la quale si sono avvicinati ad uno sconosciuto. È nato qui il mio VIAGGIARE IN TUTTI I SENSI, il voler godere delle piccole cose del viaggiare: ascoltare le voci che vengono dai bar, annusare gli odori che escono dai portoni, guardare l’espressione delle persone che incrocio nel mio andare, toccare gli alberi nei parchi, gustare la gastronomia delle locande.
Tutto questo lo riverso in queste pagine, per tenerne memoria, per poterne godere ogni volta che il piacere di viaggiare non può essere soddisfatto.